SCOPERTI OMESSI VERSAMENTI DELL’IMPOSTA SUI VOLI PRIVATI PER CIRCA 2,7 MILIONI DI EURO.
Dopo aver rilevato il trasporto di 15.500 passeggeri “fantasma”, le Fiamme Gialle hanno segnalato all’Agenzia delle Entrate 161 società per l’omesso versamento dell’imposta sui trasporti aerei non di linea. E’ il bilancio di un piano di controlli attuato dalla Guardia di Finanza presso gli scali aeroportuali “G.B. Pastine” e Roma Urbe, che hanno riguardato compagnie operanti nei servizi di aerotaxi ed elitaxi. Incrociando le informazioni dei documenti di viaggio emessi direttamente dal vettore o dalle società che curano l’assistenza a terra dei passeggeri, con i dati riguardanti gli effettivi versamenti relativamente al quinquennio 2018 – 2022, sono state individuate delle significative anomalie.
Diversi gli schemi evasivi utilizzati dalle compagnie per sottrarsi agli obblighi fiscali: numerosi vettori avevano di fatto effettuato versamenti per tratte inferiori a quelle realmente percorse; in altri casi, confrontando i “piani di volo” comunicati alla torre di controllo con i documenti di viaggio rilasciati, sono state rilevate discordanze circa il numero di passeggeri effettivamente trasportati. La specifica imposta erariale, il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri, rientra tra i tributi “ambientali”, finalizzati a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente ed il cui gettito è prioritariamente destinato alla tutela dell’ecosistema. Le società cui sono riconducibili le compagnie aeree, di cui 7 fiscalmente residenti in Italia e 154 all’estero, dovranno ora versare al fisco oltre 2,7 milioni di euro.