Landini rivendica ruolo del sindacato: Governo sarà giudicato dai fatti
Il governo così come i ministri saranno giudicati su cosa faranno concretamente. E ancora, è necessario, da parte dell’esecutivo, coinvolgere il sindacato nelle decisioni sui temi sociali.

Il segretario generale della Cigl Maurizio Landini è un fiume in piena nel primo “Face to face” della tredicesima edizione del Salone della Giustizia. Rispondendo alle domande di Giuseppe De Bellis, direttore di SKY TG24, il numero uno della Cgil ha ribadito una serie di richieste da sempre cavallo di battaglia dei sindacati: il coinvolgimento nelle scelte di carattere sociale; la tassazione degli extraprofitti (“è fondamentale”, ha sottolineato); il cuneo fiscale per i lavoratori; cancellare la precarietà “assurda” che spinge migliaia di giovani ad andare all’estero (“Più che chiudere i porti, vanno chiusi gli aeroporti”, è stata la sua stoccata); il no ai contratti pirata; la necessità di un salario minimo.

“Noi – ha spiegato Landini – daremo giudizi su base concreta, su cosa verrà fatto. Avanzeremo proposte su ognuno dei temi trattati.

Al centro deve tornare la persona e il lavoro, dal momento che i disastri che stiamo vivendo sono frutto di anni in cui si è detto che era giusto lasciar fare al mercato”. Il segretario generale della Cgil ha ricordato un altro punto: “Ci sono 6 milioni di persone che pur lavorando sono poveri. Le imprese competono sulla riduzione dei costi con sistemi di subappalto. Va prodotto un cambiamento. Ad esempio, i soldi pubblici alle imprese dovrebbero essere condizionati dal tipo di contratto che fanno”. Infine Landini ha auspicato il rafforzamento dell’unità del sindacato e la costruzione di “un nuovo sindacato che non risponda a logiche di partito”. Il numero uno della Cgil si è poi detto contrario all’austerità: “Va fatta – ha spiegato – una battaglia per cambiare l’Europa, non per uscirne. Noi dobbiamo essere costruttori di pace”. Landini non vuole che si tolga o riduca il reddito di cittadinanza, perché “l’azione da fare è sugli extraprofitti. Ci sono intere zone del nostro paese – ha ricordato – dove non c’è lavoro”.

Poi ha ribadito che è necessaria la lotta all’evasione fiscale, ci sono “120 miliardi di euro non dichiarati. I lavoratori dipendenti e i pensionati – ha concluso – pagano le tasse fino all’ultimo e sono quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese”.

 

 

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Redazione IUS101.it