Anche quest’anno la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato partecipa alle iniziative dedicate alla “Giornata internazionale per i minori scomparsi” e, per attirare l’attenzione dei ragazzi, stimolarli a riconoscere il disagio e invitarli a chiedere aiuto prima di correre dei rischi, il Servizio Centrale Anticrimine ha realizzato un pieghevole informativo ed un segnalibro che possono essere scaricati dal sito istituzionale della Polizia di Stato e che saranno distribuiti dal personale delle Questure nelle scuole e in eventi pubblici ove è prevista la presenza di minori.

Come sempre, quando parliamo della scomparsa di minorenni, due sono le parole chiave: tempestività e prevenzione.

Tempestività perché quanto prima si mette in moto il meccanismo di ricerca, tanto maggiori sono le probabilità di successo. Aspettare ore preziose è controproducente: non appena si ha notizia della scomparsa occorre chiamare il numero di emergenza 112 per attivare le ricerche, anche prima che venga formalizzata la necessaria denuncia.

Prevenzione perché la scomparsa, soprattutto quando si parla di minori, può essere un indicatore di problemi gravi, connessi a situazioni di abuso oppure di estremo disagio, causato da difficoltà familiari o esistenziali, anche legate all’uso non sicuro della rete internet. Il periodo di restrizioni imposte dell’emergenza COVID ha acuito tali vissuti problematici, anche perché ha reso più fragili i bambini, privandoli delle occasioni di socialità, importanti soprattutto nelle fasi evolutive della crescita e il ritorno alla normalità sta mettendo in luce nuove forme di disagio e malessere. È cruciale non sottovalutare i segnali di disagio e, in caso di dubbio, non esitare a rivolgersi al più vicino ufficio di polizia.

 

Nel corso del 2021 sono state pubblicate 38 nuove schede dettagliate di minori scomparsi, mentre 11 sono state rimosse poiché i minori sono stati ritrovati; attualmente ci sono 70 casi “attivi”.

Fondamentale, inoltre, per combattere un fenomeno – quello dei minori scomparsi – che non conosce frontiere nazionali, è condividere esperienze comuni e conoscenze tra Polizie dei Paesi europei.

Essenziale far comprendere agli adolescenti quanto possa essere pericoloso diffondere materiale, anche apparentemente innocuo, attraverso la rete e i social ed attirare l’attenzione degli adulti sul fenomeno dello sharenting ovvero della sovraesposizione online di bambine e bambini.

Sempre in tema di prevenzione si ricordano gli altri strumenti a disposizione del cittadino: dal 2009 è attivo il numero a valenza sociale 116000, Linea telefonica per i minori scomparsi, assegnato in Italia al Ministero dell’Interno ed affidato alla gestione di “S.O.S. Il Telefono Azzurro – Linea Nazionale per la Prevenzione dell’Abuso all’Infanzia”.

Infine, per entrare in contatto con la Polizia di Stato è attiva l’APP YOUPOL, che consente una diretta richiesta di assistenza alle Sale Operative delle Questure per episodi di violenza di genere, bullismo e spaccio di droga. L’APP è attivabile su smartphone, tablet e computer e consente di trasmettere messaggi (anche multimediali) agli operatori; inoltre, tramite l’applicazione, il segnalante ha anche la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di Polizia più vicino.

Si ricorda che YOUPOL non sostituisce in alcun modo i numeri di emergenza (1.1.2. NUE e 113), in caso di pericolo imminente.

 


 

Polizia di Stato