Ipotesi sul presidenzialismo (l’occhio lungo di Berlusconi)

Prima ipotesi.

Vince la destra, passa il presidenzialismo. Ma Renzi propone Draghi e lui potrebbe salire al Quirinale con poteri da super premier. Ma che succederebbe a questo punto? Forse non è ben chiaro il senso di questa rivoluzione. Vediamolo.

Il potere legislativo rimane totalmente ai deputati: soltanto loro potranno fare le leggi. Ma il presidente potrà bloccare le proposte votate dal Parlamento e, comunque, non ci sarà mai ricorso al voto di fiducia perché, essendo stato eletto dalla maggioranza dei cittadini, la fiducia l’ha già avuta.

Certo, non avrà più il potere di sciogliere le Camere, ma nessuno potrà mandarlo a casa anzitempo. Bilancio e quindi spesa saranno prerogative del Parlamento che dovrà in ogni caso avere l’approvazione dell’inquilino del Quirinale che sceglierà il presidente del Consiglio (sfiduciabile) e i ministri. Il Governo avrà un ruolo notevolmente diverso dall’attuale e cambierà molto il terzo potere, quello giudiziario: sarà ancora il presidente a nominare i giudici “a vita” di una Corte Suprema che in maniera del tutto autonoma vigilerà sull’intera magistratura.

C’é il rischio di prolungate situazioni di stallo, maggioranza e opposizione dovranno trovare nuove forme di accordo per mandare avanti il paese e, in ogni caso, sarà il presidente voluto dalla maggioranza a dare la linea. Se passa l’idea del presidenzialismo saranno le nuove Camere a riscrivere mezza Costituzione e, magari, a limitare maggiormente le prerogative del presidente. Ma se gli italiani scegliessero Draghi, la proposta di Berlusconi potrebbe rivelarsi un boomerang?

Seconda ipotesi.

Berlusconi si è fatto garantire dagli alleati del centro-destra-destra la presidenza del Senato. Passa il presidenzialismo, Mattarella non se la sente di andare avanti e presenta le dimissioni. Ma i tempi per cambiare mezza Costituzione sono piuttosto lunghi, nonostante la maggioranza Salvini-Meloni-Berlusconi. Il quale nel frattempo si è installato a Palazzo Madama. Il giorno dopo le dimissioni di Mattarella, le funzioni e i poteri del capo dello Stato passano al presidente del Senato…

Roberto Chiodi
giornalista