Nel 2024 vincono le  mete fredde, ecco il nuovo trend del turismo.

Il riscaldamento globale e l’estate che si prevede ancora una volta caldissima, secondo l’ultima ricerca di Vamonos-vacanze, spingono quest’anno un maggior numero di vacanzieri a cercare mete “fredde” dove rigenerarsi e rinfrescarsi.

Ma quali sono le conseguenze del riscaldamento globale sul turismo?

Nel sondaggio promosso nella prima settimana di gennaio 2024  condotto su un campione di 1.000 uomini e 1.000 donne, il 62% degli intervistati afferma infatti che il cambiamento climatico influenzerà il modo in cui essi pianificheranno le vacanze durante quest’anno. Ed il 54% dichiara che approfitterà delle vacanze per cercare temperature più miti rispetto a quelle delle loro destinazioni abituali o mete che possano comunque garantire un adeguato comfort anche dal punto di vista termico.

Cosa è il comfort termico? Si tratta di scegliere alberghi che siano dotati di infrastrutture tecnologiche in grado di assicurare il benessere psicofisico dei loro ospiti, insomma che sappiano coccolarli, ma in realtà il concetto è anche psicologico: basta un luogo ricco di acqua, dove il caldo è più sopportabile ed è più facile dimenticare le nostre preoccupazioni relative al global warming in generale e più nello specifico al caldo percepito.

L’82% degli intervistati sono infatti d’accordo sul fatto che la vicinanza con l’acqua ci faccia sentire di per sé più rilassati. Basta anche una meta marina dove coltivare la passione per le immersioni, ma anche la semplice visione dell’acqua porta a rilassarci ed a farci percepire meno caldo.

Insomma, secondo quest’ultima ricerca sul turismo, nel 2024 vinceranno i climi più freddi.