“Organizzeremo una ‘Casa delle imprese’ al ministero”

Al centro della nostra azione ci dovranno essere le imprese, le persone e i lavoratori.  Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha subito individuato – nel Faccia a faccia con il direttore del Messaggero Massimo Martinelli – il primo focus del suo dicastero. I problemi del costo energetico si risolvono trasformando l’Italia nell’hub dell’Europa per la produzione del gas: “Dieci anni fa eravamo in grado di produrre 13 miliardi di metri cubi di gas.

Oggi appena tre. E gli altri dieci li stiamo comprando dalla Russia a caro prezzo. Dobbiamo ricominciare le ricerche del gas, abbiamo già iniziative per sfruttare giacimenti nel Mediterraneo in accordo con Israele, Egitto e Cipro”. Quanto alla burocrazia italiana che distoglie gli investitori esteri dal nostro paese, Urso ha annunciato l’istituzione di un “Difensore civico delle imprese che avrà anche il potere di avocare a sé i procedimenti che ostacolano l’iter e la conclusione dei progetti delle nostre aziende”. Un altro ostacolo allo sviluppo delle nostre imprese è costituito dalle grandi nazioni che sfruttano le energie in chiave politica.

“So bene quale sia l’espansionismo economico e produttivo di stati come Russia e Cina: ebbene, gas per attaccare la nostra economia o porti da conquistare per agevolare la Via della Seta ci troveranno pronti a comportarci di conseguenza, sempre nell’ottica della sicurezza e del progresso italiano”. Urso ha spiegato anche che la visione politica dell’attuale Governo guarda ai prossimi cinque anni, sulla base di progetti ben espressi e delineati dal premier e Giorgia Meloni.

E questa visione corrisponde ai valori che fanno parte della natura e della storia della nostra nazione. Un mosaico nel quale il cittadino globale l’italiano si riconosce e riconosce nel Made in Italy il marchio storico più importante”.

 

 

 

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Redazione IUS101.it