La riforma della giustizia amministrativa e le tematiche dirimenti del settore in relazione al mercato sono stati al centro di questo dibattito. I relatori sono stati Marco Lipari, presidente di sezione del Consiglio di Stato; Aldo Mancurti, già Capo dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri; Cristina Lenoci, avvocato amministrativista; Giuseppe Lepore, avvocato; Isabella Stoppani, consigliere Consiglio Nazionale Forense. A moderare è stato Errico Novi, vicedirettore Il Dubbio. Lipari ha detto che “finora ci sono stati ottimi risultati da rito accelerato”, ma ha ammonito che la decisione veloce non deve sacrificare “la difesa delle parti”.

Da parte sua, Lenoci ha ricordato che il giudice è sempre al di sotto della legge, e che quello amministrativo è un magistrato che “diventa nevralgico per il mercato”. Secondo Stoppani l’impatto del settore amministrativo sull’economia non è solo quello sugli appalti. “Quasi qualunque attività economica – ha osservato – si imbatte nella PA”. Di conseguenza, ha aggiunto Mancurti, anche “i tempi della giustizia ordinaria scoraggiano gli investitori stranieri”.

“L’Europa – ha sottolineato – non accetta comportamenti ondivaghi”. Sono necessarie, sempre a suo avviso, “norme più chiare e una riforma sostanziale della PA”.

Secondo Lepore, poi, “il ricorso a riti accelerati nasconde problematiche. L’amministrazione pubblica – ha concluso – è congelata per paura di commettere errori”.

 

 

 

 


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Redazione IUS101.it